Rurabilandia e Fondazione Amadori insieme per l’inclusione sociale e il lavoro
Un importante contributo per potenziare i laboratori agricoli e artigianali
La Fattoria Sociale Didattica Rurabilandia, della ASP 2 di Teramo, ha attivato una collaborazione significativa con la Fondazione Amadori ETS, nata nel 2024 per volontà dell’azienda e dei suoi Azionisti, con l’idea di consolidare l’impegno sociale del Gruppo, garantendo autonomia e trasparenza, con la missione di tradurre i valori aziendali (Impatto, Futuro, Cura, Comunità) in azioni concrete. Questo si realizza attraverso azioni mirate in quattro aree prioritarie: la nutrizione accessibile, la tutela ambientale, la cura delle persone e l’inclusione sociale e culturale.
Attraverso questa cruciale collaborazione, sarà possibile avviare nuove attività di inclusione e di formazione al lavoro per le persone con disabilità che frequentano il centro.
Il progetto rappresenta un passo decisivo per lo sviluppo della fattoria sociale, che da anni è punto di riferimento nel territorio per l’integrazione socio-lavorativa attraverso l’agricoltura e l’artigianato, poiché mira al potenziamento delle attività esistenti; all’acquisto di nuove attrezzature per i laboratori agricoli e artigianali; all’offerta di formazione specialistica per operatori e volontari; all’organizzazione di eventi pubblici e campagne di sensibilizzazione sull’inclusione lavorativa e, infine, al miglioramento degli spazi didattici e ricreativi della fattoria.
“Grazie a questa importante collaborazione potremmo fare un salto di qualità – dichiara la Presidente della ASP 2, Giulia Palestini – ampliando le opportunità di lavoro per i ragazzi con disabilità e rafforzando i laboratori esistenti. Sarà possibile avviare nuovi percorsi in agricoltura biologica e trasformazione alimentare. Ringrazio la Fondazione Amadori ETS per la preziosa collaborazione che rappresenta un modello virtuoso di sinergia tra enti pubblici, fondazioni e territorio, con l’obiettivo comune di creare nuove opportunità di crescita, autonomia e dignità per le persone con disabilità, valorizzando al tempo stesso la cultura del lavoro e della sostenibilità”.












